GBEP Newsletter n.1 - 19 December 2007

Le bioenergie impongono nuove sfide a istituzioni e industrie

Il consumo di bioenergia è destinato a crescere enormemente nei prossimi anni, spinto dall’aumento dei prezzi del petrolio, dalla necessità di contenere i cambiamenti climatici e di assicurare la diversificazione degli approvvigionamenti energetici. La bioenergia rappresenta una risposta immediata a queste problematiche ma implicano allo stesso tempo una serie di sfide che non possono essere trascurate. Al centro della discussione di istituzioni e industrie vi è infatti la “sostenibilità” dello sviluppo delle biomasse.

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Metodologie e collaborazioni al centro del lavoro della GBEP

La Global Bioenergy Partnership (GBEP) ha identificato alcune aree di intervento per il suo programma di lavoro, tra cui l’armonizzazione delle metodologie per il lifecycle assessment e la creazione di collaborazioni su progetti nel settore delle bioenergie.
Il programma ha come punto di partenza il Report della GBEP sullo stato dell’arte dello sviluppo delle bioenergie nei paesi G8 +5, presentato a Novembre 2007.

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Le politiche per le bioenergie devono favorire la riduzione delle emissioni; lo dice il Rapporto GBEP

I governi dovrebbero adottare politiche che creano sinergie tra i programmi di contenimento delle emissioni di anidride carbonica e i target di sviluppo delle fonti rinnovabili, in particolare delle bioenergie. Tale approccio aiuterebbe a promuovere quelle tecnologie che possono fornire il maggiore contributo alla lotta contro i cambiamenti climatici e non solo a raggiungere target quantitativi.

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La GBEP organizza un side event alla Conferenza mondiale sui cambiamenti climatici

Nell’ambito della Conferenza sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite, in corso a Bali, la Global Bioenergy Partnership (GBEP) organizza, mercoledì 12 Dicembre, un side event per discutere dello sviluppo sostenibile delle bioenergie e del loro potenziale di mitigazione dei cambiamenti climatici.
L’evento “Promoting Bioenergy towards Sustainable Development and Climate Change Mitigation: The GBEP Challenge” si terrà nella Wind Room del Grand Hyatt Bali dalle ore 13.15 alle 15.00. Corrado Clini, Presidente della GBEP, introdurrà i lavori. Durante l’evento verrà fatto il punto sul lavoro della Partnership e verranno presentate alcune esperienze internazionali nel settore delle bioenergie.

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Il Brasile entra nella Global Bioenergy Partnership

A Novembre il Brasile è entrato a fare parte della Global Bionenrgy Partnership, divenendo così il 21° membro dell’organizzazione internazionale. Il paese porta così la sua trentennale esperienza nel settore dei biocombustibili all’interno dell’organizzazione.
La leadership mondiale del Brasile in questo campo è stata recentemente riconosciuta dal Segretario Generale dell’ONU Ban Ki-moon, durante un viaggio ufficiale in America Latina. Il Segretario ha visitato un impianto per la produzione di etanolo a Sao Paolo, dove ha potuto toccare con mano gli sforzi del governo brasiliano per far fronte al riscaldamento del pianeta ed alla deforestazione.

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Col biodiesel l’Australia ridurrà le sue emissioni

L’analisi sulle potenzialità del biodiesel di ridurre i gas serra pubblicata dall’agenzia scientifica australiana non sarebbe potuta arrivare in un momento migliore. Secondo il Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation (CSIRO), una più ampia diffusione del biodiesel in Australia potrebbe aiutare a ridurre le emissioni di gas serra a livello nazionale. Il CSIRO ha reso noto il suo rapporto due giorni dopo la vittoria schiacciante di Kevin Rudd alle elezioni politiche australiane e la promessa del nuovo premier di ratificare il Protocollo di Kyoto.

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Il punto: difficile valutare le potenzialità delle bioenergie senza dati certi

La biomassa offre importanti opportunità ridurrei riduzione delle emissioni del settore elettrico, del riscaldamento e dei trasporti. Ci saranno però grandi differenze tra le diverse tecnologie e tra le diverse aree geografiche: tenere conto di queste variazioni è assai complesso a causa delle varie modalità di rimpiego dei prodotti secondari, delle molteplici pratiche agricole e dei diversi livelli di efficienza dei processi di trasformazione.

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